Alagie Jinkang: “LA DIGNITÀ NON PASSA SOLO DALLA GARANZIA DEI SERVIZI ESSENZIALI”

19 Giugno 202015 Marzo 2021 redazione FAMI

#ViM / VITE in MOVIMENTO / #rassegnastampa

Sul «Redattore Sociale» un’intervista ad Alagie Jinkang, ricercatore e attivista per i diritti dei migranti, ospite dell’incontro in streaming organizzato dai ragazzi di ViM per il Progetto FAMI / “L’ITALIANO PER COMUNICARE, LAVORARE, PARTECIPARE” (capofila ItaStra – Università di Palermo)
«Qual è l’impegno e quali sono gli sforzi reali per garantire in Italia la dignità del lavoratore migrante sul piano dei diritti? A partire da questa domanda il ricercatore e attivista gambiano per i diritti dei migranti Alagie Jinkang, 31 anni, ha parlato nei giorni scorsi su “Caporalato e regolarizzazione dei migranti oggi in Sicilia”, in un incontro online [venerdì 5 giugno 2020 / diretta facebook], nell’ambito delle attività svolte all’interno del laboratorio di comunicazione rivolto a giovani migranti del progetto FAMI/“L’italiano per comunicare, lavorare, partecipare”, con ente capofila ItaStra, la Scuola di lingua italiana per Stranieri del dipartimento di scienze umanistiche dell’Università degli Studi di Palermo.
I ragazzi e le ragazze del laboratorio hanno dato vita a riflessioni sulla condizione dei migranti in Italia (diritti, inclusione, lavoro) e sin dai primi giorni della pandemia hanno avviato un progetto di comunicazione e utilità sociale con le attività sul gruppo di facebook VIM (Vite in Movimento) con traduzioni multilingue e approfondimenti di notizie utili per migranti in condizione di fragilità ed a rischio esclusione. Il laboratorio, curato da Pluralia, si è avvalso di esperti di comunicazione e di insegnanti di italiano per il web.
«La mia esperienza personale di vita ha segnato profondamente i miei studi e le mie ricerche sui diritti dei migranti — ha detto Alagie Jinkang —. Tra le esperienze forti, nel 2014, sono stato in un centro di accoglienza di Comiso, lontano dai centri abitati, dove ho potuto vivere e toccare con mano lo stato di enorme fragilità che avevamo e il modo in cui alcune persone senza scrupoli, considerandoci merce, ne approfittavano. La dignità non passa solo dalla garanzia dei servizi essenziali come letto, cibo e acqua ma anche dalla tutela di tutti gli altri diritti».

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Migranti, “la dignità non passa solo dalla garanzia dei servizi essenziali” / Serena Termini, «Redattore Sociale», 15 giugno 2020