L’ITALIANO PER NARRARE/ Tijan che voleva andare a scuola
“Tijan che voleva andare a scuola”
Si è chiuso il quarto progetto Fami “L’italiano per comunicare, Lavorare Partecipare”. Si è chiuso con un momento di incontro, con tanta gente, con tante lingue, e uno spettacolo teatrale nel quale c’erano le voci e le storie di chi arriva.
Dopo un lungo percorso durato più di due anni in gran parte gravato dalla pandemia, con circa 1000 persone coinvolte, 90 corsi di italiano e tanto altro, abbiamo scelto di mettere nuovamente in campo uno spettacolo di teatro.
Chiara Amoruso ci racconta il percorso che ha portato Mustapha Jarjou, Souleymane Bah e Sambare Brunon a mettere in scena le loro storie.
“Nella prima fase ho registrato delle interviste ai partecipanti chiedendo loro di immergersi in quella epoca lontana,
temporalmente e spazialmente, che era stata la scuola elementare in Africa. Ognuno di loro ha raccontato esperienze diverse, in scuole diverse, di stati diversi che però, sorprendentemente, hanno cominciato a rivelare numerose possibilità di incastro. Tutte e tre i ragazzi hanno raccontato della grande voglia di scoprire che li aveva caratterizzati fin da piccoli, del desiderio di cominciare la scuola e della gioia di andarci ogni mattina, nonostante la lunga strada a piedi, senza saltare nemmeno un giorno”.